Dopo l'Assegno unico Famigliare, oggi pubblichiamo un nuovo articolo che speriamo possa catturare il vostro interesse.

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Indicato alla voce “stato di famiglia”, il reddito familiare è sicuramente tra i casi di autocertificazione più gettonati dai cittadini che fanno utilizzo di questa particolare dichiarazione. Bisogna tuttavia fare attenzione perché, al fine di non sfociare nell’errore giuridico, è bene che un atto come questo sia stilato in piena regola, rispettando ciò che c’è da rispettare. Per questo motivo proponiamo un modello utile da seguire nel caso in cui dovessimo mai ricorrere all’autocertificazione del reddito familiare.

Fac Simile Autocertificazione Del Reddito Del Nucleo Familiare

DATI ANAGRAFICI DEL RICHIEDENTE

cognome e nome

luogo e data di nascita

stato civile

tel.

dichiara che la composizione del proprio nucleo familiare è la seguente:

COMPOSIZIONE DEL NUCLEO FAMILIARE

cognome e nome relazione di parentela data di nascita luogo

1)

(richiedente)

2)

3)

4)

5)

6)

Determinazione Del Reddito Familiare Annuo

Prima di compilare è bene sapere che si considerano i redditi percepiti dai componenti del nucleo familiare indicati precedentemente indicati, nell'anno precedente a quello nel quale si è verificato l'evento che ha dato origine alla richiesta

redditi

  • redditi da lavoro dipendente e assimilati
  • redditi a tassazione separata
  • altri redditi
  • redditi esenti

totali

NOTE PER L'INDIVIDUAZIONE DEI REDDITI

  • importi di cui ai punti 1 e 2 del CUD rilasciato questo anno.
  • importi di cui ai punti 57 e 58 del CUD rilasciato quest'anno; sono esclusi i trattamenti di fine rapporto e le anticipazioni su tali trattamenti.
  • importi desumibili dai vigenti modelli fiscali (per il mod.730 vedere mod.730-3, righi 1,2,3 e 5; per il modello UNICO vedere i dati riportati nei singoli quadri);

Data e Firma del richiedente

Esenzione ticket reddito: sai come funziona?

L’esenzione del pagamento del ticket permette di non dover pagare una tassa specifica per il sistema sanitario nel caso in cui si effettui una visita o un esame in una struttura pubblica. E’ possibile usufruire dell’esenzione del ticket sanitario solo in alcuni casi che vi illustreremo di seguito.

La Legge 537/1993 e le sue modificazioni successive ha chiarito quali sono le caratteristiche che devono avere le persone che usufruiscono di questo diritto fondamentale che permette di risparmiare sulle spese sanitarie.

Tipologie di soggetti e patologie per cui non si paga il ticket

Viene assegnato il codice di esenzione ticket E01 ai cittadini che hanno un’età superiore ai sessantacinque anni e a quelli che hanno un’età inferiore ai sei anni, che però fanno parte di un nucleo familiare che ha un reddito annuo inferiore ai 36.151,98 euro.

E’ assegnato il codice E02 alle persone disoccupate e ai loro familiari che hanno un reddito annuo complessivo non superiore a 8.263,31 euro. Il reddito annuo è incrementato però a 11.362,05 euro nel caso in cui ci sia un coniuge e di ulteriori 516,46 euro per ogni figlio a carico.

Hanno il codice E03 i cittadini titolari di pensioni sociali e i familiari a loro carico.

Infine hanno il codice E04 le persone che percepiscono una pensione al minimo, che hanno però più di sessant’anni e i familiari che sono a loro carico. E’ necessario che le persone che compongono il nucleo familiare abbiano un reddito annuo complessivo non superiore a 8.263,31 euro, che è incrementato in presenza di un coniuge a 11.362,05 e di ulteriori 516,46 per ogni figlio a carico.

E’ di fondamentale importanza sapere che per nucleo familiare si intende quello che viene considerato ai fini fiscali e non anagrafici. Il nucleo familiare è quindi composto dall’interessato, dal coniuge, che può essere anche non legalmente separato e da tutti quei familiari che sono a carico. Quelli a carico sono le persone grazie alle quali l’interessato usufruisce di detrazioni fiscali, che quindi hanno un reddito annuo non superiore a 2.840,51 euro.

Il reddito complessivo del nucleo familiare si ottiene sommando i redditi dei membri del nucleo.

Coloro che hanno delle condizioni sociali e personali particolari e che non superano uno specifico reddito annuo, possono usufruire dell’esenzione ticket per reddito. La Legge 537/1993 e le sue successive modificazioni, ha stabilito quali sono i requisiti che la persona deve possedere per ottenere tale diritto.

Requisiti per reddito

I soggetti che possono richiedere l'esenzione ticket per reddito sono:

  • I bambini che non hanno ancora compiuto sei anni di età e coloro che hanno più di sessantacinque anni,che facciano parte però di un nucleo familiare che non superi 36.151,98 euro di reddito. Alle persone che appartengono a questa categoria viene assegnato il codice di esenzione E01.
  • Le persone che percepiscono una pensione sociale e i familiari a carico. Il codice di esenzione assegnato è E03.
  • I disoccupati e i familiari che sono a loro carico, che fanno parte dello stesso nucleo familiare e che hanno un reddito totale non superiore a 8.263,31 euro.
  • Il reddito complessivo annuo è incrementato a 11.362,05 euro, nel caso in cui sia presente anche un coniuge. Inoltre è incrementato di 516,46 euro per ogni figlio a carico. Il codice di esenzione in questo caso è E02.
  • Le persone che percepiscono una pensione al minimo, che hanno più di sessant’anni e i familiari che sono a loro carico e che appartengono allo stesso nucleo familiare. Il reddito complessivo non deve superare 8.263,31 euro, ma può essere incrementato fino a 11.362,05 nel caso in cui ci sia un coniuge. Infine il reddito è incrementato di ulteriori 516,46 euro in presenza di ogni figlio a carico. Il codice di esenzione è E04.

Nucleo familiare

Il reddito complessivo del nucleo familiare si ottiene sommando i redditi di tutti i componenti il nucleo. I calcoli per stabilire qual è il reddito complessivo di un nucleo familiare sono sempre riferiti ai redditi prodotti l’anno precedente.

E’ possibile usufruire di riduzioni per reddito anche ad esempio per le utenze domestiche, per il servizio di refezione scolastica ecc, per le quali è necessario il documento Isee. E’ possibile avere informazioni inerenti cliccando su documenti per il calcolo dell’isee.

Esenzione per patologia

Il decreto ministeriale n°329 del 1999, modificato in seguito dal decreto n°296 del 2001 e dal regolamento delle malattie rare, ha stabilito che tutte le persone affette da malattie croniche e invalidanti hanno diritto all’esenzione del ticket sanitario per patologia. E’ utile sapere che chi ha un reddito basso può non pagare il ticket sanitario richiedendo l'esenzione sanitaria in base al reddito. La suddetta richiesta avviene tramite la compilazione del modello di autocertificazione per ricevere lo sgravo direttamente dal reddito.

Elenco per patologie croniche e rare

Riportiamo di seguito un elenco contenente tutte le malattie rare e croniche, che danno diritto a richiedere l’esenzione del pagamento del ticket sanitario per le prestazioni di diagnostica strumentale e di laboratorio e per tutte le prestazioni specialistiche inerenti alla patologia cronica del soggetto.

Dove richiedere l’esenzione per patologia

Per poter ottenere la possibilità di non pagare il ticket a causa di malattie particolari, è necessario recarsi presso l’apposito ufficio della Asl di appartenenza muniti di un certificato che attesta la particolare patologia di cui è affetto il richiedente, un documento di riconoscimento valido e il Codice Fiscale.

La differenza tra oneri deducibili e oneri detraibili

Si parla di oneri detraibili o spese detraibili quando l’agevolazione va a ridurre l’ammontare dell’imposta dovuta in percentuale rispetto alla spesa sostenuta e sono i costi che in contribuente può portare in detrazione anche per conto di familiari o se effettuate a suo nome. Gli oneri o spese deducibili sono quelle che si portano in deduzione e si sottraggono dal reddito complessivo rilevante ai fini IRPEF, prima del calcolo di imposta, e quindi riducendo il reddito complessivo; per poter essere deducibili, i costi devono essere riportate sulla dichiarazione dei redditi (730/2019 o Unico 2019).

Per poter usufruire delle deduzioni o della detrazioni, i costi devono:

Immagine d'esempio per l'articolo sulle Spese detraibili dalla dichiarazione dei redditi del 2019

  • Essere riportate in modo puntuale nell’apposito riquadro della dichiarazione dei redditi;
  • Essere state sostenute nell’arco dell’anno di riferimento della dichiarazione dei redditi (occorre fare attenzione alla data riportata sul documento di spesa che deve essere compresa tra il 1° gennaio e il 31 dicembre dell’anno di riferimento);
  • Essere effettivamente a carico del contribuente nell’anno di riferimento, ovvero non devono essere costi già rimborsati da enti, istituti e così via.

I documenti che attestano la spesa sostenuta – ossia il giustificativo di spesa – possono essere le ricevute fiscali, gli scontrini, le fatture, i bollettini postali, i bonifici bancari o altre ricevute di pagamento. I giustificativi devono essere correttamente intestati a chi ha effettivamente sostenuto la spesa e quindi al beneficiario dell’agevolazione. La spesa è detraibile o deducibile solo dal contribuente che l’ha sostenuta nel proprio interesse o per interesse di un familiare a carico, pertanto il documento di spesa deve essere intestato al contribuente o al familiare a carico beneficiario.

Quali sono le spese detraibili e quelle deducibili

Si può ottenere la detrazione dell’imposta dovuta anche se la spesa è stata sostenuta da un familiare fiscalmente a carico, per le seguenti voci:

  • Spese sanitarie;
  • costi di mutuo;
  • Premi assicurativi sulla vita, infortuni, invalidità;
  • Spese detraibili per la frequenza di corsi di istruzione secondaria e universitaria;
  • costi funebri;
  • Spese per addetti all’assistenza personale;
  • costi per le attività sportive praticate da ragazzi di età compresa tra 5 e 18 anni.

Le spese deducibili sono, invece:

  • Contributi previdenziali e assistenziali;
  • Assegni corrisposti al coniuge;
  • Contributi per assistenti ai servizi domestici e familiari;
  • Contributi ed erogazioni a istituti religiosi;
  • Spese detraibili mediche per l’assistenza ai portatori di handicap;
  • Contributi e premi per forme pensionistiche individuali e complementari.

Come ripartire le spese dei familiari a carico

La divisione al 50% tra i genitori per le spese detraibili dei figli a carico non influiscono sulla suddivisione degli oneri. Quando l’onere è sostenuto per un familiare a carico, la detrazione o la deduzione spetta al contribuente a cui il documento di spesa è intestato. Se il genitore intende ripartire la spesa diversamente dal 50%, occorre che questi annoti sul documento comprovante la spesa sostenuta, la percentuale di ripartizione.

Se uno dei due coniugi è fiscalmente a carico dell’altro, il contribuente dichiarante può considerare l’intera spesa sostenuta ai fini del calcolo per la detrazione o la deduzione.

I costi intestati al genitore e sostenute per il figlio che ha percepito un reddito superiore al limite previsto per essere considerato a carico (ossia 2.840,51 €) non sono detraibili né alla persona che ha sostenuto la spesa, né alla persona che ha beneficiato della prestazione.

Tutta la documentazione comprovante la spesa sostenuta ai fini della deduzione o detrazione deve essere conservata per 4 anni dalla presentazione della dichiarazione.

Le ultime novità

busta paga 1217

Il 2021 prevede moltissimi cambiamenti per quanto riguarda la detrazione delle spese effettuate durante l’anno. Infatti, dal 1° aprile tutte le spese che vorrete detrarre nel 2021 dovranno essere pagate tramite dei metodi tracciabili. Questo vuol dire che se vorrete rendere determinate spese detraibili potrete pagare in contanti, ma potrete effettuare l’acquisto del prodotto o servizio soltanto tramite carta di credito, bonifico, prepagata o assegno. Questa nuova normativa riguarda appunto tutte quelle che lo stato italiano considera spese detraibili, come ad esempio le spese mediche oppure riguardanti servizi di ordine pubblico, come ad esempio la mensa scolastica.

Dal 2021, quindi, i pagamenti tracciabili saranno una prerogativa obbligatoria per coloro che vogliono usufruire delle spese detraibili concesse dallo stato.

Sebbene questa normativa renda furiose molte persone, soprattutto le più anziane, che sono poco avvezze alla tecnologia e ai pagamenti con carta o sul digitale, dobbiamo spezzare una lancia a favore dicendo che questa nuova legge rende più sicuri anche gli utenti, inquanto visto il periodo di emergenza sanitaria in cui ci troviamo è buona norma, in ogni caso, evitare di far circolare denaro contante, proprio perché potrebbe essere un mezzo veicolante per la diffusione del Covid-19.

Sostanzialmente la mossa del governo non è stata fatta a caso ma le motivazioni sono ben chiare:

  • Controllo maggiore sui pagamenti delle spese detraibili, in modo che nessuno possa detrarre più o meno del dovuto, a scapito degli altri contribuenti;
  • Riduzione del contante che, attualmente, rappresenta un mezzo tramite il quale il virus Covid-19 può viaggiare indisturbato di persona in persona. Per questo motivo, vi consigliamo di eliminare il contante più che potete, anche per quanto riguarda altri acquisti e operazioni. Tra l’altro vi consigliamo di informarvi sull’app “Cash Back” che per l’appunto, premia con un rimborso in percentuale della spesa che state effettuando, soltanto nel caso in cui paghiate con carta di credito o bancomat.

Autore: Laura Perconti

Immagine di Laura Perconti

Laureata in lingue nella società dell’informazione presso l'Università di Roma Tor Vergata, Laura Perconti segue successivamente un Corso in Gestione di Impresa presso l'Università Mercatorum e un Master di I livello in economia e gestione della comunicazione e dei nuovi media presso l'Università di Roma Tor Vergata.