La legge sancisce che quando un automobilista si mette alla guida di un veicolo deve obbligatoriamente avere degli specifici documenti auto, che vi ricordiamo di seguito. 

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Quando si parla di documenti auto obbligatori, si entra in un tema fondamentale per chiunque utilizzi un veicolo su strada, sia esso un'auto privata, un mezzo commerciale o una moto. La normativa italiana, così come quella europea, stabilisce regole precise che mirano a garantire la sicurezza stradale, la trasparenza amministrativa e la protezione sia dei conducenti che degli altri utenti della strada. Non avere con sé i documenti richiesti, oltre a rappresentare una violazione delle norme, può comportare sanzioni economiche, decurtazione di punti dalla patente e, in alcuni casi, persino il sequestro del veicolo.

Questi documenti non sono solo un adempimento burocratico, ma rivestono un ruolo essenziale nella gestione di situazioni critiche come controlli stradali, incidenti o pratiche assicurative. Dalla patente di guida, che certifica l’idoneità del conducente, al certificato di assicurazione, fino al libretto di circolazione, ogni elemento è tassello di un sistema complesso e ben strutturato. Inoltre, con l’introduzione della digitalizzazione in molti aspetti della mobilità, alcune di queste pratiche stanno vivendo una trasformazione importante, con documenti che diventano sempre più accessibili anche in formato elettronico.

In questo articolo analizzeremo in dettaglio quali sono i documenti obbligatori da portare sempre con sé quando si guida un veicolo, le implicazioni legali e pratiche della loro mancanza e alcune importanti novità legislative che potrebbero interessare gli automobilisti nei prossimi anni. Conoscere bene questa materia è il primo passo per viaggiare in sicurezza, evitando inutili problemi e rispettando le normative vigenti.

Quelli da tenere nel veicolo

La patente di guida

Il primo documento auto che un automobilista deve avere è la patente di guida. Questo documento è fondamentale poiché attesta l'idoneità del conducente a guidare uno specifico tipo di veicolo. La patente è rilasciata dalla Motorizzazione Civile solo dopo che l’intestatario ha superato con successo gli esami previsti dalla legge. Il percorso di abilitazione comprende due prove principali:

  1. Esame teorico: una prova scritta (o in alcuni casi informatizzata) che verifica la conoscenza del Codice della Strada, delle norme di sicurezza stradale e delle regole per la guida responsabile.
  2. Esame pratico: una prova su strada dove il candidato dimostra le sue capacità di guida in situazioni reali, sotto l’osservazione di un istruttore qualificato.

La patente deve essere sempre in corso di validità e deve essere rinnovata periodicamente in base all’età del conducente e alla categoria del veicolo per cui è stata rilasciata. Guidare senza patente comporta severe sanzioni amministrative e, in alcuni casi, penali.

La carta di circolazione

La carta di circolazione, conosciuta anche come libretto dell’auto, è un documento obbligatorio che contiene tutte le informazioni tecniche e legali relative al veicolo. Questo documento è indispensabile per dimostrare che il veicolo è idoneo a circolare su strada. Tra le informazioni riportate troviamo:

  • Nome e generalità del proprietario del veicolo.
  • Numero di targa e numero di telaio.
  • Caratteristiche tecniche come cilindrata, potenza, peso e tipo di carburante utilizzato.
  • Categoria del veicolo e genere di carrozzeria.

La carta di circolazione deve essere conservata sempre a bordo del veicolo. Dal 3 novembre 2014, le norme hanno introdotto l’obbligo di aggiornare questo documento qualora il veicolo venga utilizzato in modo abituale da una persona diversa dall’intestatario per un periodo superiore a 30 giorni. Tuttavia, non è necessario registrare tutti i membri di una famiglia che condividono il mezzo, a meno che non vi sia un uso esclusivo e prolungato da parte di un singolo conducente.

Il certificato di assicurazione

Il certificato di assicurazione è un altro documento imprescindibile. Questo documento attesta che il veicolo è coperto da una polizza assicurativa in corso di validità, obbligatoria per legge. Oltre al certificato, fino a pochi anni fa era obbligatorio esporre il tagliando assicurativo sul parabrezza del veicolo. Sebbene questo obbligo sia stato abolito, è comunque necessario avere a bordo il certificato o una copia digitale valida.

Il certificato di assicurazione è essenziale, soprattutto in caso di controllo da parte delle forze dell’ordine o di sinistro stradale. Esso specifica i dati della copertura assicurativa, come:

  • Numero della polizza.
  • Scadenza della copertura.
  • Generalità del contraente.
  • Tipo di rischi coperti.

La ricevuta del pagamento del bollo auto

La ricevuta del pagamento del bollo auto è un altro documento importante, anche se il suo possesso fisico a bordo del veicolo non è strettamente obbligatorio. Il bollo auto è una tassa di proprietà sul veicolo, obbligatoria per tutti i mezzi immatricolati. La ricevuta di pagamento può essere richiesta in caso di controversie amministrative o controlli approfonditi, anche se le verifiche relative a questa tassa vengono generalmente effettuate tramite i registri digitali della Motorizzazione.

Altri documenti opzionali ma utili

Oltre ai documenti strettamente obbligatori, è consigliabile tenere a bordo altri documenti che possono rivelarsi utili in situazioni specifiche:

  • Copia della revisione periodica: per dimostrare che il veicolo ha superato i controlli di idoneità tecnica.
  • Contratto di leasing o noleggio (se applicabile): per veicoli non di proprietà.
  • Modulo di constatazione amichevole: utile in caso di sinistro per velocizzare le pratiche assicurative.

Possedere tutti i documenti richiesti non è solo un obbligo legale, ma rappresenta una tutela per il conducente, garantendo un’esperienza di guida serena e priva di complicazioni legali.

Il certificato di assicurazione

Per chi non sapesse cosa sia il certificato di assicurazione, esso, è quel documento che è in grado di dimostrare che la nostra automobile è assicurata, e che quindi si è in regola con le disposizioni previste dalla legge; saremo quindi esenti da alcun tipo di multa da parte delle autorità.

Il certificato di assicurazione, verrà rilasciato al momento del pagamento del premio, assieme al Contrassegno e alla Carta verde. Il contrassegno servirà appunto a dimostrare l’assicurazione della nostra vettura, mentre la Carta Verde, farà in modo che il nostro veicolo risulti assicurato anche all’estero, ossia nei Paesi che saranno elencati sul documento.

Sul certificato di assicurazione inoltre, saranno riportati diversi dati, come ad esempio il periodo per il quale è stato pagato il premio, quindi il periodo in cui sarà operativa la copertura di Responsabilità Civile, saranno riportati i dati del Contraente, il numero di polizza, la targa e il tipo di veicolo, sarà riportato il premio pagato, la data e l’ora di pagamento del premio e infine i dati identificativi della Compagnia.

Solo essendo in possesso di questo prezioso documento, da parte dell’assicurato, obbligherà l’Assicuratore, nei confronti di Terzi per eventuali danni arrecati. Non ci sarà alcun tipo di obiezione o eccezione per i Terzi. Questo spiega il motivo per cui, nel caso in cui la garanzia RC Auto, venisse sospesa o in caso di sostituzione del veicolo, l’Assicuratore dovrà far sì che il documento torni in suo possesso, chiedendolo quindi indietro. Anche nell’eventualità che l’Assicurato abbia smarrito tale documento, sarà obbligato ad esporre denuncia alle Autorità sull’accaduto.

Documenti auto: in caso di controllo

Nel caso in cui un automobilista sia trovato da parte di un ufficiale di polizia senza questi documenti a bordo dell’auto, dovrà recarsi nella questura di appartenenza dell’ufficiale di polizia e mostrare i suddetti documenti. Se l’automobilista non si presenta in questura entro il termine di tempo stabilito, riceverà una multa di circa 327 euro e una di circa 32 mila euro per non aver avuto a bordo del veicolo i documenti al momento del controllo.

Targa illeggibile

La targa del veicolo è un elemento essenziale per l’identificazione del mezzo e del suo proprietario. La sua leggibilità è un requisito indispensabile stabilito dal Codice della Strada, e il mancato rispetto di tale regola può comportare sanzioni amministrative, tra cui multe anche piuttosto salate. Questo perché una targa non leggibile compromette la possibilità di identificare il veicolo in caso di controllo stradale, infrazioni rilevate da autovelox o telecamere di sorveglianza, o incidenti.

Importanza del controllo regolare della targa

Le targhe possono deteriorarsi con il tempo a causa di diversi fattori, tra cui:

  • Esposizione agli agenti atmosferici, come pioggia, neve e raggi UV, che possono scolorire i numeri e le lettere.
  • Danni accidentali, come urti o graffi.
  • Accumulo di sporco o detriti, che possono renderne difficile la lettura.

Per questo motivo è buona pratica controllare periodicamente lo stato della targa del proprio veicolo. Se si nota che i caratteri sono scoloriti, deformati o resi illeggibili, è necessario intervenire prontamente per evitare problemi futuri.

Procedura per richiedere una nuova targa

Se la targa risulta illeggibile, è obbligatorio richiedere una nuova targa seguendo una procedura precisa presso enti autorizzati come la Motorizzazione Civile, il PRA (Pubblico Registro Automobilistico), l’ACI o un’autoscuola. Ecco i passi principali:

  1. Raccolta della documentazione necessaria:

    • Documento di riconoscimento valido (ad esempio, carta d’identità o passaporto).
    • Codice Fiscale.
    • La targa illeggibile, che deve essere riconsegnata.
    • Eventuale documentazione aggiuntiva specificata dall’ente presso cui si presenta la richiesta.
  2. Compilazione del modulo di richiesta: Presso l’ente scelto è necessario compilare un apposito modulo, dove si forniranno i dati del veicolo e del proprietario. È importante compilare il modulo con attenzione per evitare ritardi nell’elaborazione.

  3. Effettuazione dei versamenti richiesti: Per completare la pratica, il richiedente dovrà effettuare quattro versamenti specifici presso gli sportelli postali o bancari autorizzati. Gli importi e i bollettini sono forniti dall’ente stesso.

  4. Rilascio del permesso temporaneo: Una volta consegnata tutta la documentazione e effettuati i versamenti, il richiedente riceverà un permesso temporaneo di circolazione. Questo documento consente di utilizzare il veicolo in attesa della nuova targa. È fondamentale conservare il permesso e portarlo sempre con sé durante la guida.

  5. Ricezione della nuova targa: La nuova targa sarà emessa entro i tempi previsti dall’ente competente e dovrà essere installata immediatamente sul veicolo. È possibile che venga richiesto di recarsi presso l’ente per il ritiro o, in alcuni casi, la targa potrebbe essere consegnata direttamente a domicilio.

Sanzioni per chi circola con una targa illeggibile

Guidare con una targa non leggibile comporta sanzioni amministrative significative. Le multe possono variare in base alla gravità della situazione e possono essere accompagnate dall’obbligo di fermo amministrativo del veicolo fino a quando la targa non viene sostituita. Inoltre, l’automobilista potrebbe rischiare problemi legali se il veicolo è coinvolto in incidenti o infrazioni.

Consigli pratici per mantenere la targa in buono stato

Per evitare il deterioramento della targa e le relative complicazioni, è utile seguire alcune semplici precauzioni:

  • Pulizia regolare: Lavare la targa durante la pulizia del veicolo per rimuovere sporco e residui che potrebbero comprometterne la leggibilità.
  • Verifica visiva periodica: Controllare che i caratteri non siano scoloriti o danneggiati.
  • Protezione dagli urti: Prestare attenzione durante il parcheggio o la guida per evitare danni accidentali alla targa.
  • Installazione corretta: Assicurarsi che la targa sia ben fissata al veicolo, utilizzando supporti o viti adeguati.

Documenti per il trapasso di proprietà di una vettura

Le modalità per eseguire questa operazione sono 2:  il fai-da-te (che richiede più tempo, ma assicura un risparmio) o l’agenzia di pratiche auto (che fa risparmiare tempo e da la certezza che tutto sia svolto secondo i tempi e i modi previsti dalla legge, ma che costa di più).

In entrambi i casi i documenti necessari per il passaggio di proprietà sono i seguenti:

  • Certificato di proprietà (dal 2015 in formato digitale CDPD)
  • Libretto o carta di circolazione
  • Documento di identità e codice fiscale del nuovo proprietario/acquirente in corso di validità. Se la residenza riportata sulla carta d’identità non è aggiornato, occorre richiedere un certificato al proprio comune che attesti il nuovo indirizzo. Se l’acquirente è extracomunitario occorre invece una fotocopia del permesso di soggiorno.

Se ci si rivolge ad un’agenzia non vi verranno richiesti altri documenti per le pratiche dell’auto in quanto saranno gli impiegati ad occuparsi dell’autentica della firma e della compilazione del modulo TT2119 per la richiesta al PRA di aggiornamento del libretto.

A fare richiesta e a presentare i documenti dovrà essere l’acquirente o un suo delegato.

Modello TT2120

Nel caso si deleghi una terza persona occorre presentare il modello TT2120 + copia del documento di identità dell’acquirente. Ovviamente, al delegato verrà richiesto di esibire i suoi documenti. 

Una novità importante in riferimento ai documenti dei veicoli si avrà a partire dal primo giugno del 2018. Da tale data infatti chiunque acquisterà un’auto usata (o nuova) non riceverà la carta di circolazione e il CDP, ma un unico documento chiamato appunto Documento Unico di Circolazione che conterrà tutti quei dati e informazioni ad oggi riportati su 2 documenti distinti. L’eliminazione del certificato e del libretto non comporteranno nessun risparmio per l’acquirente in quanto i costi per il passaggi di proprietà resteranno gli stessi.

Se si preferisce affidare la burocrazia ad un’agenzia di fiducia, tutte le somme dovute dovranno essere pagate al  momento con una maggiorazione del 30/50% per gli oneri dell’agenzia.  È possibile pagare in loco anche nel caso ci rivolga allo STA mentre al PRA/Motorizzazione bisogna presentarsi con i bollettini richiesti già pagati presso un ufficio postale.

Autore: Laura Perconti

Immagine di Laura Perconti

Laureata in lingue nella società dell’informazione presso l'Università di Roma Tor Vergata, Laura Perconti segue successivamente un Corso in Gestione di Impresa presso l'Università Mercatorum e un Master di I livello in economia e gestione della comunicazione e dei nuovi media presso l'Università di Roma Tor Vergata.