Dopo aver pubblicato un articolo sull'Assegno unico Famigliare, oggi vi presentiamo un nuovo tema.

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L'Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) è un indicatore che serve a valutare la situazione economica di un nucleo familiare in modo equo e comparabile, al fine di accedere alle prestazioni sociali agevolate offerte dallo Stato.

Per calcolare l'ISEE si considerano diversi fattori, come il reddito complessivo del nucleo familiare, la composizione del nucleo stesso, la presenza di eventuali patrimoni immobiliari e finanziari, e alcune altre variabili. Il calcolo dell'ISEE tiene conto anche delle eventuali situazioni di disagio economico o sociale, come la presenza di disabili o la situazione di famiglie monoparentali.

Il valore dell'ISEE viene poi utilizzato dalle istituzioni pubbliche per stabilire l'accesso a diverse prestazioni agevolate, come ad esempio il diritto agli assegni familiari, alle borse di studio, alle agevolazioni fiscali, alle tariffe agevolate per i servizi pubblici, come luce e gas, e ad altre forme di sostegno economico.

In sintesi, l'ISEE rappresenta uno strumento importante per valutare la situazione economica di una famiglia e per garantire che le prestazioni sociali agevolate siano erogate in modo equo e adeguato alle reali necessità delle persone.

Per ottenere l’ISEE, comunque, è necessario compilare la Dichiarazione Sostituiva Unica (più semplicemente ribattezzata e conosciuta come DSU) ovvero un documento capace di contenere qualsiasi tipologia di informazione di natura anagrafica, reddituale e patrimoniale. Essa può essere presentata sia in via telematica e ci si può riferire al CAF, come delegato, per compilare il modello in modo completo e privo di errori.  

A chi è rivolto, come e dove richiedere l'ISEE online 

Sia la DSU che l’ISEE, come detto, sono due modelli che i clienti utilizzano per fare richiesta di prestazioni agevolate (servizi sociali o assistenziali) il cui rilascio dipende solo ed esclusivamente da eventuali situazioni economiche non proprio idilliache. Ovviamente nella scrematura e nella selezione di eventuali idoneità ci sono dei criteri, dei crismi di valutazione e dei fattori ‘maggiorativi’ che influiscono in modo esponenziale come il numero di figli presenti all’interno della famiglia e l’età degli stessi. Ma qual è la procedura per richiedere l’ISEE online? 

Per poter richiedere l’ISEE senza andare al CAF e quindi facendo il tutto in modo assolutamente autonomo bisogna, innanzitutto sul sito ufficiale dell’INPS (a tal proposito, per la registrazione, è necessario attendere l’arrivo a casa del Pin Inps che permette di effettuare operazione di questo genere).  

Superato questo step bisogna: 

  • Accedere, come detto, al sito dell’Inps; 
  • Entrare nella sezione denominata ‘Acquisizione’ per compilare la DSU che come anticipato è quel documento con tutti i dati anagrafici, patrimoniali e reddituali del nucleo familiare; 
  • Selezionare la tipologia di DSU in base alle proprie necessità (esiste una versione mini e una integrale). 

A questo punto l’iter non è completo poiché, prima della consegna del modello ISEE, la stessa Inps dovrà acquisire i dati necessari dall’Anagrafe Tributaria per verificare la correttezza dei dati inseriti.  

I tempi di attesa per richiedere l’ISEE, generalmente, non superano i sette giorni nel caso in cui non vi siano errori nella compilazione dei dati. Se così non dovesse essere l’Inps segnalerà il problema e vi inviterà a correggere il tutto. A quel punto bisognerebbe attendere altri sette giorni per avere la risposta definitiva.  

DSU a fini ISEE: cosa è, come funziona e cosa cambia

La DSU, ovvero la Dichiarazione Sostitutiva Unica, come già anticipato, è un modulo necessario per richiedere l’ISEE rinnovato.
La Legge di Bilancio del 2021 porta con sé, tra le altre novità, anche alcune relative all’ISEE.
Per gli studenti universitari, ad esempio, cambiano i requisiti necessari per l’attestazione dell’indipendenza dal nucleo familiare che va certificata in sede di compilazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica dal primo gennaio 2021. Da quest’anno, infatti, si considera indipendente lo studente che alla data di presentazione della dichiarazione risulta essere residente in un immobile che è diverso da quello in cui sono residenti gli altri componenti del nucleo familiare e che non è di proprietà della famiglia da almeno due anni.

Tornando alla DSU, i contribuenti sono obbligati ad inserire non soltanto i dati relativi al proprio nucleo familiare, ma anche quelli relativi al reddito e alla situazione patrimoniale relativa al 31 dicembre dei due anni precedenti alla presentazione della DSU (in questo caso 2019).
Dal 2015 in poi, la DSU ha subito delle variazioni rilevanti che vanno conosciute.
Questa è stata infatti riorganizzata e suddivisa in più moduli:

  • DSU MINI, ovvero la dichiarazione più utilizzata perché necessaria per la richiedere l’ISEE ordinario e perché utile per la maggior parte delle prestazioni di tipo assistenziale e sociale. Questa contiene le informazioni relative a tutti i componenti del nucleo familiare e quindi del reddito di ognuno (eccetto nel caso di minorenni non titolari di reddito).
  • DSU INTEGRALE, ovvero quella necessaria nel momento in cui la MINI non risulta necessaria, ovvero quando la compilazione dell’ISEE è destinata alla richiesta di prestazioni relative al diritto allo studio ed in particolare all’ISEE Universitario.
  • DSA ISEE CORRENTE, ovvero quella necessaria ai fini dell’integrazione del modello ISEE e che serve per il ricalcolo della situazione economica in seguito ad eventuali variazioni (es. nuovo lavoro o perdita dello stesso).

Naturalmente, il soggetto si assume piena responsabilità, anche penale, su quanto viene riportato all’interno del documento.
Anche in questo caso, qualora non ci rivolgesse ad un CAF o enti simili occorre provvedere alla corretta consegna del modulo per poter ottenere il calcolo dell’ISEE 2021.

Quali i documenti importanti necessari per richiedere l'ISEE

Richiedere l'ISEE

Sia che si scelga di compilarlo online che di richiedere l’ISEE ad un Caf oppure ad uno studio commercialista, è importante avere a disposizione vari documenti sia personali che relativi agli altri componenti del proprio nucleo familiare (coniuge, figli ed eventuali nipoti). Tra questi vi sono documenti di identità e codici fiscali dei vari componenti, ultimo modello della dichiarazione dei redditi (730 oppure Unico), ultima Certificazione Unica (ex Cud), certificati o documentazione inerente compensi, indennità, borse di studio, assegni di mantenimento.

Considerando che nell'ISEE devono rientrare anche beni mobiliari ed immobiliari posseduti, si devono avere a portata di mano anche documenti su: eventuali titoli di Stato, buoni postali ed assicurazioni sulla vita; ultima giacenza media, per i detentori di conti correnti postali o bancari; quota residua di capitale di eventuali mutui aperti per l'acquisto di immobili; tutto ciò inerente la proprietà di questi ultimi (sia sotto forma di atti notarili che di certificazioni); targa o estremi di registrazione di automobili, motoveicoli o imbarcazioni posseduti da ciascun componente.

A cosa serve in pratica

Abbiamo accennato al fatto che tale documento esprime e certifica, a livello ufficiale, la propria situazione economica (abbinata a quella degli altri componenti del nucleo familiare) al fine di ottenere agevolazioni, bonus, sconti tariffari, vantaggi di natura fiscale o avere accesso a particolari servizi sociali. Ma a cosa serve in pratica o in quali situazioni viene richiesto questo modello?

Innanzitutto, per poter richiedere l'accesso all'asilo o a servizi per l'infanzia, alle mense scolastiche (per i bambini in età scolare) oppure determinare la quota di tasse universitarie per figli studenti o per l'ottenimento di borse di studio o bonus libri. Poi, per fruire di servizi socio-sanitari di assistenza o di prestazioni economiche assistenziali o, ancora, ottenere assegni per il nucleo familiare (Anf) oppure di maternità. Infine, anche per avere sconti per servizi di pubblica utilità, tra cui i vari bonus luce, acqua e gas.

Le varie tipologie di ISEE 

Richiedere l'ISEE

Come detto precedentemente esistono diverse tipologie di ISEE alle quali si può richiedere l’accesso. Andiamo a vedere quali sono nel dettaglio: 

  • ISEE ordinario - è quello classico, al quale la stragrande maggioranza della popolazione chiede di accedere, e permette di ottenere servizi e prestazioni di varia natura; 
  • ISEE per l’Università - è riservato a quegli studenti che desiderano ad accedere agli studi universitari e per potervi accedere bisogna vivere da almeno due anni fuori dalla casa di abitazione; 
  • ISEE socio sanitario - è dedicato alle persone che necessitano di assistenza domiciliare (quindi soggetti disabili e/o non autosufficienti); 
  • ISEE socio sanitario residenziale - è riservato a tutti i soggetti che hanno assoluta necessità di ricevere cure 
  • ISEE per minorenni con genitori non coniugate – sono prestazioni agevolate che sono rivolte a tutti quei minorenni che sono figli di genitori non sposati. 
  • ISEE modello Mini – utilizzabile per quei soggetti che si trovino in situazioni semplici e che richiedano prestazioni base e non particolarmente complesse, come potrebbero essere invece quelle per agevolazioni inerenti minorenni, diversamente abili o universitari.

Modello Isee e la DSU

Come vedremo successivamente, giacenza media Isee 2021 conto corrente e saldo rappresentano alcune delle informazioni essenziali richieste ai contribuenti per ottenere il modello Isee (Indicatore Situazione Economica Equivalente), attraverso la compilazione ed il rilascio della cosiddetta DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica), fondamentale per accedere a determinati servizi, prestazioni o sussidi statali, come può essere ad esempio il Reddito di Cittadinanza.

A seguito di alcune riforme, il patrimonio mobiliare ed immobiliare da dichiarare nell’Isee sono quelli posseduti due anni prima, quindi se si deve compilare per il 2021 o il 2022, documenti e informazioni devono essere quelli relativi, rispettivamente, all’anno 2019 o a quello 2020. Nel modello Isee 2021 vi è la sezione che riguarda il patrimonio mobiliare e, all’interno di questa, tra le varie voci eventualmente da compilare, vi si trova anche quella relativa alla giacenza media di un conto corrente bancario o postale.

Giacenza media per l’Isee 

Al momento di effettuare la DSU allo scopo del rilascio finale dell’Isee, il contribuente deve fornire dati concernenti il saldo e la giacenza media di tutte le voci relative al proprio patrimonio mobiliare, quindi conti correnti postali o bancari, come accennato. In particolare, la giacenza media annuale di un conto rappresenta la somma media del denaro di cui dispone un soggetto in uno specifico periodo di tempo, rapportato all’anno.

Per poter calcolare a casa questo dato, si devono possedere gli estratti conto forniti dalle Poste o dalla banca. Se questi sono trimestrali, se ne dovrebbe avere 4 complessivamente. Per tale calcolo, in pratica, si dovrebbero sommare il numero di creditori, per poi dividerli per 365, al fine di ottenere appunto una giacenza media. Fortunatamente, comunque, ormai sono gli stessi istituti bancari o le Poste a fornire attestazioni con tali informazioni essenziali.

Tuttavia, nel caso un conto corrente fosse cointestato, la quota saldo e la giacenza devono essere indicati al 50% (in quanto due sono i soggetti aventi il conto). Se invece i titolari dello stesso fossero 3, allora il dato finale della giacenza deve essere diviso per tale cifra e quindi indicato al 33,3%. E tutto questo va fatto per ciascun conto detenuto dal contribuente che richiede il modello Isee.

Esempio pratico della giacenza media di un conto

Prima di tutto, bisogna eseguire il calcolo delle giacenze giornaliere per ciascun giorno dell’anno, quindi se la giacenza è stata di 100 Euro per 100 giorni, avremo 100 x 100=10.000 Euro. Dopo, si devono moltiplicare le singole giacenze giornaliere per il tempo in cui sono rimaste costanti, quindi ad esempio: 70 Euro per 15 giorni, avremo 70 x 15=1.050 Euro; 20 Euro per 250 giorni, avremo 20 x 250=5.000 Euro. Una volta effettuati tutti questi calcoli, bisogna sommarli, quindi: 10.000+1.050+5.000 per un totale di 16.050 Euro.

A questo punto, la giacenza totale va adesso suddivisa per 365 giorni e quindi 16.050 Euro/365= 43,97 Euro, con relativo arrotondamento a 44 Euro. Ai fini dell’Isee, pertanto, deve essere indicato che la giacenza media del conto corrente è di 44 Euro. Ricordiamo, poi, che si può richiedere il modello Isee rivolgendosi a qualsiasi CAF (Centro Assistenza Fiscale) oppure ad altri enti autorizzati o, ancora, direttamente sul sito internet dell’INPS.  

Come visto quindi l’ISEE rappresenta, probabilmente, uno dei pochi aiuti concreti che lo Stato elargisce a chi effettivamente ne necessita. Che sia un ausilio, come visto, per assistenze sanitarie, universitarie o quant’altro per potervi accedere l’iter burocratico non è così tempestoso come per altre cose. Se quindi ritenete di avere le credenziali per potervi accedere inoltrate la richiesta tramite sito dell’Inps o chiedete aiuto al CAF e aspettate sette giorni.

FAQ

Dove richiedere l'ISEE?

Puoi richiedere l'ISEE presso i CAF (Centri di assistenza fiscale), gli sportelli dell'INPS, gli uffici dei Servizi Sociali del tuo comune o presso gli Enti di Patronato. Inoltre, puoi richiedere l'ISEE online tramite il sito web del tuo comune o dell'INPS.

Quali documenti devo portare per richiedere l'ISEE?

Per richiedere l'ISEE devi portare una serie di documenti che variano a seconda della situazione familiare e patrimoniale del richiedente. In generale, dovrai portare una copia di un documento d'identità valido, il Codice Fiscale, il modello 730 o la dichiarazione dei redditi dell'anno precedente, gli estratti conto bancari e postali, i documenti relativi alla casa di proprietà o in affitto e quelli relativi ai beni mobili (ad esempio, autovetture).

Quanto tempo impiega il rilascio dell'ISEE?

Il tempo di rilascio dell'ISEE dipende dalla modalità scelta per la richiesta. Se richiedi l'ISEE presso gli uffici o i CAF, il tempo di attesa varia da pochi giorni a qualche settimana, a seconda della situazione. Se invece decidi di richiedere l'ISEE online tramite il sito web del tuo comune o dell'INPS, il tempo di rilascio può essere più breve, solitamente entro pochi giorni lavorativi. Tuttavia, il tempo di attesa può essere influenzato dalla mole di richieste pervenute e dalla complessità della situazione familiare e patrimoniale del richiedente.

Autore: Laura Perconti

Immagine di Laura Perconti

Laureata in lingue nella società dell’informazione presso l'Università di Roma Tor Vergata, Laura Perconti segue successivamente un Corso in Gestione di Impresa presso l'Università Mercatorum e un Master di I livello in economia e gestione della comunicazione e dei nuovi media presso l'Università di Roma Tor Vergata.