Dopo l'Assegno unico Famigliare, oggi pubblichiamo un nuovo articolo che speriamo possa catturare il vostro interesse. La dicitura estesa del modello 26 è “Dichiarazione di adesione al regime previsto per le società controllanti e controllate e Comunicazione delle variazioni” e con essa si intende la procedura di compensazione dell’IVA relativamente a una o più società “controllate”, vale a dire quelle società le cui azioni o quote sono possedute attraverso altre società per il 50% del loro capitale a partire dall’inizio dell’anno solare precedente.

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Dichiarazione di adesione e variazione IVA di gruppo

La dichiarazione tramite modello 26 è un adempimento fiscale cruciale per gli enti o le società controllanti che desiderano avvalersi della compensazione dell'IVA per un determinato anno solare. Questa dichiarazione non solo permette di beneficiare della compensazione dell'IVA, ma serve anche come strumento per comunicare eventuali variazioni nei dati precedentemente dichiarati. Vediamo in dettaglio le funzioni, gli obiettivi e le procedure legate al modello 26.

Funzioni del Modello 26

Il modello 26 ha diverse funzioni fondamentali che ne fanno uno strumento indispensabile per la gestione fiscale delle società controllanti:

  1. Compensazione dell'IVA: La funzione primaria del modello 26 è permettere agli enti o società controllanti di richiedere la compensazione dell'IVA all'interno del gruppo di imprese controllate. Questo processo consente di ottimizzare la gestione del credito IVA e di ridurre l'onere fiscale complessivo del gruppo.

  2. Comunicazione delle Variazioni: Oltre a richiedere la compensazione dell'IVA, il modello 26 serve anche per comunicare all'Amministrazione Finanziaria qualsiasi variazione dei dati inizialmente dichiarati. Questo include modifiche nelle società controllate, variazioni nei dati anagrafici, cambiamenti di natura societaria, e altre informazioni rilevanti.

Obiettivi del Modello 26

La presentazione del modello 26 persegue due obiettivi principali:

  1. Ottimizzazione Fiscale: Consentire alle società controllanti di gestire in modo più efficiente la propria posizione IVA attraverso la compensazione dei crediti e dei debiti IVA tra le società del gruppo. Questo processo può portare a una riduzione del carico fiscale complessivo e a un miglioramento della liquidità del gruppo.

  2. Trasparenza e Aggiornamento dei Dati: Garantire che l'Amministrazione Finanziaria disponga di dati aggiornati e accurati sulle società che aderiscono al regime di compensazione dell'IVA. Questo aiuta a mantenere la trasparenza e l'affidabilità delle informazioni fiscali, facilitando eventuali controlli e verifiche da parte delle autorità competenti.

Procedura di Presentazione del Modello 26

La procedura per la presentazione del modello 26 richiede attenzione e precisione per garantire la conformità con le normative fiscali vigenti. Di seguito, vengono illustrati i principali passaggi da seguire:

  1. Raccolta dei Dati: Prima di compilare il modello 26, è necessario raccogliere tutti i dati rilevanti riguardanti le società controllate e le eventuali variazioni avvenute nel corso dell'anno. Questo include informazioni anagrafiche, dati finanziari, e dettagli sulla struttura del gruppo.

  2. Compilazione del Modulo: Il modello 26 deve essere compilato in tutte le sue parti, indicando chiaramente le informazioni richieste. È importante seguire le istruzioni ufficiali fornite dall'Agenzia delle Entrate per evitare errori e omissioni.

  3. Verifica e Convalida: Una volta compilato, il modello deve essere verificato per assicurarsi che tutti i dati siano corretti e completi. Eventuali errori o omissioni possono causare ritardi o problemi nella gestione della compensazione dell'IVA.

  4. Presentazione del Modello: Il modello 26 deve essere presentato all'Agenzia delle Entrate entro i termini stabiliti dalla normativa fiscale. La presentazione può avvenire tramite i canali telematici messi a disposizione dall'Agenzia, garantendo una trasmissione sicura e tracciabile dei dati.

  5. Monitoraggio delle Variazioni: Durante l'anno, è importante monitorare eventuali variazioni nei dati dichiarati e comunicare tempestivamente all'Amministrazione Finanziaria qualsiasi modifica rilevante tramite il modello 26. Questo assicura che le informazioni rimangano aggiornate e accurate.

Importanza della Compensazione dell'IVA

La compensazione dell'IVA all'interno di un gruppo di società controllate offre numerosi vantaggi, tra cui:

  1. Efficienza nella Gestione del Credito IVA: Permette di compensare i crediti IVA maturati da alcune società del gruppo con i debiti IVA di altre, riducendo l'esigenza di richiedere rimborsi o di effettuare pagamenti separati.

  2. Miglioramento della Liquidità: Ottimizzando i flussi di cassa attraverso la compensazione dell'IVA, le società del gruppo possono migliorare la loro liquidità e ridurre i costi finanziari legati alla gestione dei crediti e dei debiti IVA.

  3. Semplificazione Amministrativa: Centralizzando la gestione dell'IVA a livello di gruppo, si semplificano le procedure amministrative e si riduce il carico burocratico per le singole società.

Modulistica e termini per la presentazione

In base a quanto definito nelle specifiche tecniche allegate al provvedimento del 6/12/10) - pdf, il modello 26 si presenta in via esclusivamente telematica attraverso i servizi Entratel dell’Agenzia delle entrate ed entro 30 giorni dalla data in cui è avvenuta la variazione.

Il termine è tassativo, tuttavia con D.L. n°16/2012 i soggetti interessati possono ugualmente accedere ai regimi fiscali opzionali subordinati all’obbligo di comunicazione preventiva anche “fuori tempo massimo” purché la violazione non sia stata constatata o non siano state avviate ispezioni o verifiche amministrative di accertamento di cui il contribuente sia stato anche informato. Inoltre, l’autore dell’inadempimento vi può accedere se:

  • ha i requisiti sostanziali richiesti per norma alla data di scadenza ordinaria del termine;
  • effettua la comunicazione entro il termine di presentazione della prima dichiarazione utile;
  • versa contestualmente l’importo minimo della sanzione, pari a 258€, esclusa la compensazione prevista.

Di seguito la modulistica

immagine esemplificativa della procedura e modulistica Modello 26

Modello di adesione e variazione Iva di gruppo (Iva 26) - pdf

Istruzioni di compilazione - pdf

Il quadro B riporta un aggiornamento di controllo relativo al campo “Decorrenza” nel caso di comunicazione di “Variazione”.

Procedura telematica per la presentazione del modello 26

Per compilare e trasmettere il modello 26 è necessario iscriversi al servizio Fisconline / Entratel dell’Agenzia delle entrate. Prima della trasmissione dei dati bisogna:

  • compilare il modulo o documentazione;
  • autenticarsi e accedere al servizio online;
  • allegare il file e premere “invio”;
  • assicurarsi che compaia l’avviso di corretta trasmissione dei dati;
  • stampare la ricevuta che vale come conferma dell’avvenuta trasmissione dei dati. 

Il software del Modello 26 per la compilazione online utilizza tecnologia basata su Java per dispositivi che abbiano uno dei seguenti sistemi operativi:

  • Windows 7, Windows Vista e Windows XP;
  • Linux (garantito sulle distribuzioni Ubuntu, Fedora e Red-hat 9);
  • Mac OS X 10.5 e superiori.

Occorre altresì installare un software per leggere e stampare i file in formato .pdf

Dal 2012, le modalità di installazione del prodotto sono cambiate. Quando si avvia l’applicazione per la prima volta, compare una finestra di dialogo di “avviso di protezione”. Premere il tasto “esegui” per considerare attendibile il fornitore del software e proseguire con l’installazione. Ad ogni avvio del programma, l’applicazione si connetterà al web per verificare la presenza di versioni aggiornate, in modo tale che il contribuente abbia la garanzia di utilizzare sempre l’ultima versione utile.

Come funziona il pagamento dei tributi

La maggior parte delle tasse che paghiamo abitualmente servono a sostenere e a finanziare le attività dello Stato, oltre che a pagare tutta una serie di servizi che ci vengono normalmente offerti: un esempio chiarificatore di tale visione potrebbe essere la tassa sullo spazzatura, poiché i servizi di smaltimento rifiuti, che sono statali, ci rendono quotidianamente un servizio che, se non fosse per le tasse, sarebbe gratuito.

Per comprendere quale sia, tra i mille mila esistenti, il pagamento che andiamo a effettuare, l’Agenzia delle entrate ha istituito degli “indirizzi” specifici formati da un codice numerico: per questo motivo è bene conoscere ed individuare l'elenco dei codici tributo.

Gli introiti delle varie forme di tassazione all’interno delle casse dello Stato sono regolati da un’ente, statale anch’esso, chiamato “Agenzia delle entrate”. L’agenzia riscuote sì tutti i nostri pagamenti; ma siamo tuttavia noi cittadini a dovere recarci per primi a saldare tutti i conti dovuti. La maggior parte delle “commissioni” che un comune cittadino deve sbrigare con lo Stato si risolvono per mezzo di un modello 26 da compilare a dovere, secondo l’esigenza di pagamento del momento, il modello F24.

Elenco dei codici tributo

I codici tributo sono delle matrici di riferimento che usiamo per compilare le nostre dichiarazioni dei redditi e gli altri documenti da spedire all’Agenzia delle Entrate quando dobbiamo effettuare il pagamento di un’imposta. Vi sono tipologie di codici differenti a seconda di ciò che stiamo dichiarando: essi identificano esattamente, senza possibilità d’errore, imposte, sanzioni, contributi e ravvedimenti di qualsiasi tipo che passino per l’Agenzia delle Entrate.

Quello che segue è l'elenco dei codici tributo più conosciuti e usati dai normali contribuenti

  • Interessi sul ravvedimento Irpef: 1989
  • Irpef saldo 4001
  • Irpef acconto prima rata 4033
  • Irpef (acconto seconda rata o acconto in unica soluzione) 4034
  • Irpef sanzione pecuniaria 8901
  • Irpef, addizionale comunale
  • Interessi ravvedimento addizionale comunae all’Irpef 1998
  • Irpef addizionale comunale (autotassazione acconto) 3843
  • Irpef addizionale comunale (autotassazione, saldo, risoluzione) 3844
  • Irpef addizionale comunale (interessi pagamento dilazionato) 3857
  • Irpef addizionale comunale (sanzione ravvedimento) 8926
  • Irpef addizionale regionale
  • Irpef addizionale regionale (interessi sul ravvedimento) 1994
  • Irpef addizionale regionale (imposta sul reddito) 3801
  • Irpef addizionale regionale (sanzione pecuniaria) 8902
  • Tarsu (tariffa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani)
  • gestione dei rifiuti: 3920
  • interessi di gestione dei rifiuti: 3921
  • sanzioni: 3922

Dichiarazione Modello 26 IVA 2021

Il modello 26 IVA 2021 per le dichiarazioni 2020 prevede un cambiamento con la rimozione del quadro VI relativo al riepilogo dei dati sulle dichiarazioni di intento pervenute dagli esportatori abituali. Il modello 26 nuovo prevede anche la possibilità di comunicare la revoca o l’opzione di applicazione dell’IVA in uno Stato membro che consuma i servizi di telecomunicazione o tele-radiodiffusione ed elettronici nei rapporti Business to Customer (B2C). E’ altresì prevista un’aliquota “0” per i beni anti-Covid (introdotta appositamente per andare incontro alle esigenze emerse con l’emergenza sanitaria da coronavirus).

La bozza del modello 26 di dichiarazione IVA 2021 sul 2020 con le istruzioni è reperibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate. L’invio del modello 26 si effettua esclusivamente per via telematica dal 1°febbraio al 30 aprile. Le modalità di compilazione sono state semplificate in vista anche dell’adeguamento alle normative.

Il quadro VI sulle dichiarazioni di intento: novità

L’articolo 12-septies del Decreto Legge n. 34/2019 – noto anche con il nome di Decreto Crescita – stabilisce che dal 1° gennaio 2020 viene a decadere l’obbligo da parte dell’esportatore abituale di consegnare ai propri fornitori una dichiarazione di intenti e relativa ricevuta rilasciata dall’Agenzia delle Entrate. Nell’ottica della semplificazione, il legislatore ha abrogato alcuni obblighi formali facenti capo sia al fornitore che all’esportatore. In particolare è stato abolito l’obbligo:

  1. Sia per l’esportatore abituale che per il fornitore di numero in modo progressivo la dichiarazione di intento emessa e ricevuta da entrambi;
  2. Sia per l’esportatore abituale che per il fornitore di annotare entro 15 giorni – rispettivamente dall’emissione e dal ricevimento - la dichiarazione di intento su apposito registro (art. 39 del D.P.R. n. 633/1972)
  3. Per il fornitore di annotare gli estremi della dichiarazione nelle fatture prodotte sulla base di quest’ultima.

Novità sull’IVA per consumo di servizi digitali negli Stati Membri

Nel riquadro VO del modello di dichiarazione IVA sono state recepite e introdotte le regole relative all’applicazione dell’IVA sui servizi di telecomunicazione, tele-radiodiffusione e elettronici nei Paesi UE per soggetti non passivi d'IVA. Queste nuove disposizioni hanno lo scopo di uniformare e semplificare l’applicazione dell’IVA in ambito comunitario per i servizi digitali B2C (Business to Consumer). Vediamo in dettaglio le norme, le opzioni disponibili per gli operatori, e le procedure per la compilazione del riquadro VO.

Regole sull'Applicazione dell'IVA nei Servizi Digitali

La normativa europea ha stabilito che l’IVA sui servizi digitali deve essere applicata nel Paese in cui il consumatore finale (destinatario del servizio) è domiciliato o residente. Questo principio, noto come "Paese di consumo", mira a garantire una giusta tassazione dei servizi digitali e a evitare distorsioni di concorrenza tra gli operatori dei vari Stati membri.

Opzione di Applicazione dell'IVA in Italia

Gli operatori italiani che forniscono servizi di telecomunicazione, tele-radiodiffusione ed elettronici a consumatori finali in altri Paesi UE possono scegliere di applicare l’IVA dovuta in Italia. Questa opzione è particolarmente rilevante nei rapporti B2C, dove il destinatario del servizio è un privato domiciliato all'estero o residente in Italia ma senza domicilio all'estero. Analogamente, gli operatori di altri Paesi membri possono optare per l’applicazione dell’IVA nel loro Stato di consumo quando forniscono servizi digitali a consumatori italiani.

Introduzione del Rigo VO16 nel Modello di Dichiarazione IVA 2021

Con l'aggiornamento del modello di dichiarazione IVA per il 2021, è stato introdotto il rigo VO16. Questo rigo permette agli operatori di comunicare la loro scelta di applicazione dell’IVA nello Stato membro di consumo per i servizi digitali. La scelta deve essere comunicata per l'anno in cui viene applicata e rimane valida fino al biennio successivo, salvo revoca.

Procedura di Compilazione del Rigo VO16

Sezione 1: Comunicazione dell'Opzione

Nella sezione 1 del rigo VO16, gli operatori devono indicare:

  • Codice del Servizio: Specificare il codice relativo ai servizi di telecomunicazione, tele-radiodiffusione o elettronici.
  • Stato Membro di Consumo: Indicare il Paese UE in cui il servizio è stato consumato.
  • Periodo di Riferimento: Segnalare l’anno di inizio dell’opzione.

Questa comunicazione permette all’Amministrazione Finanziaria di riconoscere l’applicazione dell’IVA secondo le regole del Paese di consumo per i servizi digitali offerti.

Sezione 2: Revoca dell'Opzione

Per la revoca dell'opzione, occorre compilare la sezione 2 del rigo VO16, casella 2. Questa sezione richiede:

  • Data di Revoca: Indicare la data in cui si desidera revocare l’opzione.
  • Motivazione: Specificare la motivazione della revoca, se richiesta.

La revoca deve essere comunicata tempestivamente per evitare disallineamenti nelle dichiarazioni IVA e per garantire che l’IVA venga applicata correttamente secondo la nuova scelta dell’operatore.

Vantaggi dell'Opzione di Applicazione dell'IVA

Optare per l’applicazione dell’IVA nello Stato di consumo offre diversi vantaggi, tra cui:

  • Uniformità Fiscale: Garantisce che l’IVA venga applicata uniformemente nei vari Stati membri, riducendo le distorsioni di mercato.
  • Semplificazione Amministrativa: Permette agli operatori di centralizzare la gestione dell’IVA per i servizi digitali, semplificando le procedure amministrative.
  • Conformità Normativa: Assicura che gli operatori siano conformi alle normative fiscali comunitarie, evitando sanzioni e problematiche legali.

Importanza della Corretta Compilazione

La corretta compilazione del riquadro VO e, in particolare, del rigo VO16 è fondamentale per garantire il rispetto delle normative fiscali e per evitare possibili sanzioni. Gli operatori devono prestare particolare attenzione a:

  • Accuratezza dei Dati: Assicurarsi che tutte le informazioni inserite siano accurate e complete.
  • Tempestività: Presentare la dichiarazione nei tempi previsti per evitare ritardi e problemi con l’Amministrazione Finanziaria.
  • Monitoraggio delle Opzioni: Tenere traccia delle opzioni comunicate e delle eventuali revoche per una gestione fiscale trasparente e coerente.

Modifica del rigo VF34 per i beni anti-Covid

Il rigo VF34 relativo alle operazioni ad aliquota “0” – vale a dire con esenzione ma diritto alla detrazione come definito dall’art. 124 del D.L. n. 34/2020 – o Decreto Rilancio – i soggetti che hanno svolto nella propria attività operazioni imponibili ma esenti, sono tenuti al calcolo del pro-rata di detrazione dell’IVA. In particolare si tratta di operazioni quali la cessione/vendita dei dispositivi medici di protezioni individuali atti a contenere e gestire l’epidemia da coronavirus. Tali operazioni, normalmente non influenzano la determinazione del pro-rata, ma nel calcolo della percentuale di detrazione vanno aggiunte a quelle imponibili ed equiparate ad esse ai fini della richiesta della detrazione. Il rigo VF34, si “arricchisce” di un nuovo campo da compilare – il 9 – in cui indicare l’importo delle operazioni ad aliquota 0, ma che dal 1° gennaio 2021 saranno soggette a IVA con aliquota ridotta al 5%. Restano escluse le operazioni relative alla strumentazione diagnostica del virus e i vaccini contro il COV SARS 2.

Autore: Laura Perconti

Immagine di Laura Perconti

Laureata in lingue nella società dell’informazione presso l'Università di Roma Tor Vergata, Laura Perconti segue successivamente un Corso in Gestione di Impresa presso l'Università Mercatorum e un Master di I livello in economia e gestione della comunicazione e dei nuovi media presso l'Università di Roma Tor Vergata.