Dopo l'Assegno unico Famigliare, oggi pubblichiamo un nuovo articolo che speriamo possa catturare il vostro interesse.

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Le tipologie di contratti di lavoro sono molto diverse tra di loro; per ognuna infatti esistono dei moduli precisi da compilare e da firmare. Quando si stipula un contratto di lavoro si dovrà inoltre prestare molta attenzione alla tipologia di documento che si andrà a firmare.

Tra i documenti utili alla stipula del contratto di lavoro stesso saranno anche necessari diversi dati del futuro lavoratore e un documento di riconoscimento valido come carta d'identità, passaporto ecc.

Il “Job on Call” o contratto di lavoro intermittente

Cos’è un contratto di lavoro a chiamata o intermittente, che dir si voglia? Come possiamo apprendere dal sito ufficiale dell’INPS, si tratta di un contratto di lavoro subordinato con il quale il lavoratore si mette a disposizione del datore di lavoro per svolgere prestazioni di carattere discontinuo o intermittente, individuate dalla contrattazione collettiva nazionale o territoriale, ovvero per periodi predeterminati nell'arco della settimana, del mese o dell'anno.

Con questo tipo di contratto si regolamenta quindi, in modo definitivo, il lavoro svolto saltuariamente e rispetto al quale vengono emesse fatture a fronte del compenso.

Più in particolare sono previste due forme:

  • Lavoro a chiamata (o intermittente o job on call) con obbligo di corrispondere una indennità di disponibilità se il lavoratore ha scelto di essere vincolato alla chiamata del datore di lavoro.
  • Lavoro a chiamata (o intermittente o job on call) senza obbligo di corrispondere una indennità di disponibilità se il lavoratore ha scelto di non essere vincolato alla chiamata del datore di lavoro.

Soggetti interessati

  • Può essere stipulato da qualunque lavoratore
  • Può essere stipulato da qualunque impresa ad eccezione di quelle che non abbiano effettuato la valutazione dei rischi prevista dalla legge sulla sicurezza sul lavoro (Dlgs 626/1994).
  • Non può essere stipulato dalla Pubblica Amministrazione

Caratteristiche del contratto a chiamata

Può essere utilizzato:

  • per lo svolgimento di prestazioni di carattere discontinuo o intermittente secondo le esigenze
  • individuate dai contratti collettivi stipulati da associazioni dei datori e dei prestatori di lavoro comparativamente più rappresentative sul piano nazionale o territoriale (ATTUAZIONE);
  • per periodi predeterminati nell'arco della settimana, del mese o dell'anno (week-end, ferie estive, vacanze pasquali o natalizie);
  • in via sperimentale con soggetti in stato di disoccupazione con meno di 25 anni di età ovvero con
  • lavoratori con più di 45 anni di età, anche pensionati (non è necessario uno stato di disoccupazione o
  • inoccupazione di lunga durata).

Fac Simile (Modulo) del contratto di lavoro a chiamata

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Nei casi di contratti di lavoro a chiamata, detto anche intermittente, un esempio di documento da redigere potrebbe essere il seguente:

Oggi gg/mm/aaaa

viene stipulato il presente contratto di lavoro intermittente tra:

Datore di lavoro:_______________________________________________________

Codice Fiscale/partita Iva ___ ____________________________ (eventualmente) nella persona

del legale rappresentante_______________________________________, di seguito indicato «datore di lavoro»;

e il

Lavoratore:______________________________________nato il ____________________

a _____________________________ e residente in___________________________________

via ____________________________ _________n _____

codice fiscale _____________________________________, di seguito indicato «lavoratore»;

• ai sensi e per gli effetti delle disposizioni previste al titolo V dei decreto legislativo n.276/03; tenendo conto delle indicazioni fornite dal contratto collettivo applicato dal datore di lavoro;

Durata

Contratto a tempo indeterminato con decorrenza dal________________

Contratto a tempo determinato con decorrenza dal _____________ e scadenza al ___________

Forma del contratto

il contratto è stipulato per lo svolgimento di prestazioni di lavoro: (barrare la casella relativa

all'ipotesi che ricorre) __________________________________________________________(descrivere ipotesi che ne giustifica la stipulazione)

secondo l'esigenza individuata dal contratto collettivo nazionale/territoriale del settore _____________________stipulato da___________________________

  • rese da soggetto in stato di disoccupazione con meno di 25 anni d'età;
  • rese da soggetto con più di 45 anni di età, espulso dal ciclo produttivo;
  • da rendersi il fine settimana,
  • da rendersi nei periodi delle ferie estive;
  • da rendersi nel periodo delle vacanze natalizie;
  • da rendersi nel periodo delle vacanze pasquali;
  • ______________ (altra ipotesi prevista dal contratto collettivo nazionale o territoriale).

Garanzia di disponibilità durante il lavoro a chiamata

Per tutta la durata del presente contratto il lavoratore:

  • garantisce al datore di lavoro la disponibilità in attesa di utilizzazione.
  • non garantisce al datore di lavoro la disponibilità in attesa di utilizzazione.

Forme e modalità di chiamata nel contratto

Il datore di lavoro è legittimato a richiedere l'esecuzione della prestazione di lavoro, nel rispetto del preavviso, con le seguenti modalità:

  • in forma scritta
  • verbale
  • telefonica

Disponibilità

Il lavoratore garantisce la disponibilità all’indirizzo ______________________________________

si obbliga a rispondere alla chiamata del datore di lavoro con preavviso di ____ giorno/i

lavorativo/i.

Letto, approvato e sottoscritto dalle parti

Il datore di lavoro

_________________________

II lavoratore

_____________________________

FAQ: Contratto di Lavoro a Chiamata

1. Cos'è il contratto di lavoro a chiamata?

Il contratto di lavoro a chiamata, noto anche come contratto di lavoro intermittente, è un tipo di contratto lavorativo che prevede la possibilità per il datore di lavoro di chiamare il lavoratore a prestare la propria attività lavorativa in momenti specifici e non continuativi, a seconda delle effettive necessità produttive o dei picchi di lavoro. Questo tipo di contratto offre flessibilità sia per l'impresa che per il lavoratore: da un lato, permette all'azienda di gestire le fluttuazioni del lavoro senza dover mantenere un impegno costante; dall'altro, consente al lavoratore di godere di periodi di non lavoro, a patto di essere disponibile alla chiamata nel caso in cui si renda necessario il suo intervento. La regolamentazione del contratto di lavoro a chiamata è specificata dalla normativa del lavoro del paese in cui viene applicato e prevede diritti e doveri sia per il lavoratore che per il datore di lavoro.

2. Quali sono i settori in cui il contratto di lavoro a chiamata è più utilizzato?

Il contratto di lavoro a chiamata è particolarmente diffuso in quei settori dove si verifica una notevole variabilità della domanda e, di conseguenza, del carico di lavoro. Tra questi, spiccano il settore turistico e alberghiero, la ristorazione, il commercio al dettaglio, l'organizzazione di eventi e manifestazioni, e il settore sanitario per coprire le esigenze di sostituzione del personale o picchi di lavoro. Anche in ambiti come l'insegnamento e la formazione, l'assistenza domiciliare e i servizi legati alle tecnologie dell'informazione, il contratto a chiamata può rappresentare una soluzione efficace per gestire le necessità lavorative in modo flessibile.

3. Quali diritti sono garantiti al lavoratore con un contratto a chiamata?

Nonostante la natura intermittente e flessibile del contratto a chiamata, il lavoratore gode di una serie di diritti fondamentali. Tra questi, il diritto a un trattamento economico proporzionato alle ore effettivamente lavorate, spesso integrato da un'indennità compensativa per i periodi di non lavoro, in funzione di quanto previsto dalla normativa e dai contratti collettivi di riferimento. Il lavoratore ha inoltre diritto alla tutela previdenziale e assicurativa, alla formazione, al rispetto delle norme sulla sicurezza sul lavoro, e ai periodi di riposo previsti dalla legge. È importante sottolineare che il contratto deve specificare i criteri secondo cui avviene la chiamata, garantendo trasparenza e prevedibilità per il lavoratore.

4. Come avviene la chiamata nel contratto di lavoro a chiamata?

La modalità di chiamata del lavoratore da parte del datore di lavoro deve essere chiaramente definita nel contratto di lavoro a chiamata. Solitamente, la chiamata avviene attraverso strumenti che garantiscono la ricezione e l'accettazione della stessa da parte del lavoratore, come comunicazioni telefoniche, messaggi di posta elettronica o SMS, o tramite piattaforme online dedicate. Il contratto può prevedere un preavviso minimo per la chiamata, assicurando al lavoratore il tempo necessario per organizzarsi. È fondamentale che il sistema di chiamata rispetti le condizioni stabilite nel contratto e nei contratti collettivi applicabili, garantendo equità e rispetto dei diritti del lavoratore.

5. Cosa succede se un lavoratore rifiuta una chiamata?

Il rifiuto di una chiamata da parte del lavoratore è un'eventualità che può verificarsi e la cui gestione dipende dalle specifiche condizioni stabilite nel contratto di lavoro a chiamata. Generalmente, il lavoratore ha il diritto di rifiutare la chiamata senza subire penalizzazioni, a patto che il suo rifiuto sia giustificato da motivi validi e che rispetti le modalità concordate per la comunicazione del rifiuto. Tuttavia, un rifiuto ingiustificato e reiterato potrebbe portare a conseguenze sul rapporto lavorativo, fino alla possibile risoluzione del contratto, secondo quanto previsto dalla normativa e dai contratti collettivi applicabili. È pertanto importante che i termini relativi all'accettazione o al rifiuto delle chiamate siano chiaramente definiti e concordati tra le parti al momento della stipula del contratto.

Autore: Laura Perconti

Immagine di Laura Perconti

Laureata in lingue nella società dell’informazione presso l'Università di Roma Tor Vergata, Laura Perconti segue successivamente un Corso in Gestione di Impresa presso l'Università Mercatorum e un Master di I livello in economia e gestione della comunicazione e dei nuovi media presso l'Università di Roma Tor Vergata.