E' capitato ormai a chiunque di ricevere delle telefonate a casa, in orari anche particolari come l'ora di pranzo o di cena, da parte di operatori che intendevano sia fornire informazioni sulle ultime novità riguardo le offerte telefoniche di qualche azienda del settore e sia convincere a ricevere a casa la visita del rappresentante di alcuni prodotti, e nonostante le risposte negative, tali telefonate continuavano anche nelle settimane successive.

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Per difendersi da questo assalto quotidiano, spesso non gradito ed insistente, una delle armi che è possibile utilizzare è il cosidetto Registro delle Opposizioni. Uno strumento semplice che, almeno sulla carta, dovrebbe permettere ai consumatori di non ricevere più chiamate sgradite, soprattutto da parte di società che vogliono informare o vendere qualcosa. Cerchiamo di capire meglio come funziona questo strumento e come potersi iscrivere.

Il Registro delle Opposizioni è un servizio nato per coloro che non intendono riceve più telefonate di telemarketing, sia per scopi commerciali che per ricerche di mercato. Una delle modalità per iscriversi  è quella di compilare un modulo elettronico sul sito del registro delle Opposizioni. L'intestatario può iscriversi anche mediante posta elettronica certificata (pec), raccomandata, fax o telefono. Il modello elettronico per l'iscrizione al registro va compilato online in modo completo, perché in caso di errori nella compilazione di uno o più campi, la richiesta di iscrizione verrà rifiutata. Un eventuale errore nella compilazione dell’indirizzo di posta elettronica comporterà inoltre l'impossibilità da parte del sistema di comunicare con l'abbonato stesso.

Se a registrarsi fosse un ente, un'associazione o un'altra persona giuridica per le utenze telefoniche intestate direttamente al legale rappresentante dell'ente, è necessario fornire i dati anagrafici, compreso il Codice Fiscale, del legale rappresentante. Le persone fisiche registrate presso il proprio operatore con la partita IVA, dovranno invece inserirla nel campo "codice fiscale".

Per coloro che posseggono più utenze telefoniche è possibile usufruire dell'iscrizione a tale registro per tutte quante complessivamente, purché l'intestatario sia il medesimo, altrimenti si dovrà effettuare un'iscrizione diversa per ogni utenza. Naturalmente, far parte di questo registro  blocca o limita almeno le telefonate commerciali ricevute da un operatore sulla propria utenza casalinga (il cosiddetto telemarketing telefonico), ma non si amplia alle comunicazioni dello stesso tipo ricevute attraverso sms o email.

Infatti, il consenso a queste ultime, fornito spesso inconsapevolmente e attraverso la sottoscrizione di un contratto di acquisto di un bene o servizio, può essere revocato unicamente  contattando l'ufficio responsabile o il titolare del trattamento dei dati della controparte contrattuale (quindi l'azienda di cui si è acquistato il bene o il servizio) e comunicando la revoca di tale consenso all'utilizzo dei propri dati personali, compresi il numero di cellulare o indirizzo email, per fini commerciali o di marketing. 

I dati dell'intestatario necessari per iscriversi al registro delle opposizioni

  • Numero di telefono
  • Nome
  • Cognome
  • Codice Fiscale/P. Iva
  • Data di nascita
  • Comune di nascita
  • Provincia di nascita
  • Indirizzo di posta elettronica

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E se non bastasse il Registro delle Opposizioni?

immagine esemplificativa relativa al modulo da compilare per l'iscrizione nel registro delle opposizioni

Tutti quanti noi abbiamo avuto a che fare con le classiche telefonate chiamate “teleselling”, ossia quelle telefonate indesiderate a praticamente tutte le ore del giorno, nelle quali vengono proposti contratti dalle informazioni non molto chiare. Il meccanismo del teleselling è ormai molto noto e chiaro a tutti, in quanto le aziende acquistano tariffari completi con i dati del soggetto, come il nome, cognome e numero di telefono per contattarli e provare a vendere qualcosa.

Tali nominativi in seguito, vengono immessi in una catena di varie società che si scambiano tra loro i nominativi che hanno ottenuto, acquisendo ancora più dati, come la professione, il sesso, lo status sociale ecc. Senza il consenso dei consumatori, tutto ciò è chiaramente illegale, in quanto una normativa, prevede che solamente i consumatori che hanno espresso il consenso di essere contattati, possono essere appunto contattati.

Nelle liste invece, sono presenti numeri che appaiono in elenchi telefonici pubblici, numeri presenti illegalmente su Internet e da nominativi presi dalla compilazione di un modulo qualsiasi, nel quale senza che il soggetto in questione se ne accorga, firma il consenso all’utilizzo e al trattamento dei propri dati per scopi pubblicitari.

Proprio per questo, nacque il Registro delle Opposizioni. La funzione di questo registro, è molto semplice: ci si iscrive e non arriveranno mai più telefonate pubblicitarie. Purtroppo non sempre è così. Infatti, il Registro delle Opposizioni, non tutela i numeri di telefono fissi o cellulari non iscritti all’elenco. Non potranno fare nulla in merito; contattare quindi il call center per chiedere l’eliminazione del nominativo non servirà a nulla.

Cosa fare in questo caso? Una soluzione c’è per ogni cosa. Se, nonostante l’iscrizione al Registro delle Opposizioni, continuano ad arrivare telefonate che non si desidera ricevere, è possibile segnalare tutto questo al Garante della Privacy tramite due moduli, uno per utenze riservate, l’altro per utenze iscritte al Registro. Il Garante successivamente, avvierà un accertamento sul rispetto di tale normativa, rivolgendosi personalmente alle società interessate.

Lo stesso Garante potrà, a questo punto, effettuare formale diffida a tali società e, nel caso ci sia un perdurare di comportamenti irrispettosi, potrà comminare delle sanzioni pecuniarie alle stesse. Tutto ciò dovrebbe proteggere ulteriormente gli utenti da quelle aziende che effettuano telemarketing o teleselling in maniera aggressiva e continua.

Autore: Laura Perconti

Immagine di Laura Perconti

Laureata in lingue nella società dell’informazione presso l'Università di Roma Tor Vergata, Laura Perconti segue successivamente un Corso in Gestione di Impresa presso l'Università Mercatorum e un Master di I livello in economia e gestione della comunicazione e dei nuovi media presso l'Università di Roma Tor Vergata.