Nel corso degli anni le famiglie italiane hanno dovuto regolarmente subire un aumento delle bollette di luce e gas. Le motivazioni sono varie, correlate per lo più all’aumento dei costi delle forniture.
Seppur siano molte le compagnie di gestione di luce e gas che propongono ai loro clienti sconti e prezzi bloccati per 1 o 2 anni, sulla quota energetica ovviamente, ci sono poi rincari correlati alle accise, alle spese accessorie o ad altre voci in bolletta, che aumentano leggermente con il passare degli anni. Il risultato è abbastanza semplice: a parità di consumi il prezzo finale, di anno in anno, è sempre maggiore. Negli ultimi tempi però le cose stanno cambiando, se in bene o in peggio lo si capirà con il passare degli anni.
Il primo cambiamento si è visto già a inizio 2018. Le tariffe applicate sui consumi di energia elettrica nel nostro Paese infatti si basavano, fino allo scorso anno, su un calcolo che penalizzava fortemente i consumi maggiori. Questo perché le regole erano state stabilite nei lontani anni ’70, quando lo spauracchio della crisi energetica e del petrolio che sembrava stare per finire, ha portato tutti i Governi a cercare di tamponare i consumi energetici. Per questo motivo le tariffe italiane tendevano a far spendere di più a chi consumava di più, aumentando il costo dell’energia elettrica per fasce di consumi. Oggi le cose sono cambiate, grazie anche al fatto che una buona percentuale dell’energia elettrica utilizzata in Italia proviene da fonti rinnovabili, meno inquinanti delle vecchie centrali e virtualmente inesauribili. Per questo motivo si è arrivati ad un ricalcolo del costo dell’energia elettrica, che dovrebbero giovare a tutte le famiglie, ma soprattutto quelle che hanno consumi elevati.
Ormai lo sappiamo tutti, anche perché le aziende che si occupano di luce e gas stanno pubblicizzando da mesi la notizia: a partire dal 1° luglio 2019 il servizio di maggior tutela scomparirà. Si tratta delle possibilità per i consumatori di aderire ad un servizio che garantisce loro una calmierazione dei costi di luce e gas da parte dell’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico. Le tariffe per chi aderisce al servizio sono stabilite da detta Autorità ogni 3 mesi, correlandole alle quotazioni internazionali degli idrocarburi. Anche questa visione delle tariffe per le forniture sono del tutto antiquate e non corrispondono più alle esigenze delle aziende di servizi e neppure a quelle delle famiglie. In effetti già oggi le tariffe del mercato libero non sono poi così diverse da quelle del servizio di maggior tutela; anzi, in alcuni casi il mercato libero risulta addirittura più conveniente rispetto a quello calmierato dallo Stato. Se si verificano infatti le diverse offerte sia per la luce, sia per il gas sul sito ufficiale di Iren si possono trovare interessanti proposte per il mercato libero da adottare sin da oggi. Infatti molti clienti dell’azienda stanno passando da mesi al mercato libero, che per altro a partire dal prossimo anno sarà l’unica possibilità disponibile.
Con questi cambiamenti in atto e in divenire oggi conviene sempre di più valutare con cura il gestore di luce e gas che ci fornisce questi servizi a casa, in azienda, in ufficio. Oggi infatti sono disponibili nuove realtà particolarmente interessanti, non solo per le tariffe che propongono, ma anche per i servizi innovativi. Si pensi ad esempio alla possibilità di verificare i consumi direttamente dal sito internet dell’azienda giorno per giorno o anche alle proposte di sconti e promozioni sempre attive.
Nel corso degli anni le famiglie italiane hanno dovuto regolarmente subire un aumento delle bollette di luce e gas. Le motivazioni sono varie, correlate per lo più all’aumento dei costi delle forniture.
Durante la vita lavorativa di una persona e quindi lo svolgimento di una qualsiasi attività professionale, può capitare che, in situazioni particolari, gli venga richiesto di produrre ed esibire un attestato di servizio (o definito anche certificato di servizio lavorativo). Sebbene alcuni sappiano cosa esso sia, altre persone invece potrebbero non conoscere tale documento. In effetti, come abbiamo detto, non è un’attestazione che viene richiesta frequentemente, ma solo in alcuni casi specifici e di cui parleremo più avanti.